Ti piacerebbe insegnare italiano a stranieri qui in Italia o all’estero? Ecco come fare
I percorsi formativi più accessibili per diventare insegnante d’italiano a stranieri
Se il tuo sogno è quello di insegnare italiano a stranieri devi sapere che esistono diverse strade per realizzarlo. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sugli iter formativi in base ai titoli, alla formazione e all’esperienza di cui sei già in possesso.
Sei in possesso di un diploma di scuola superiore?
Se hai un’esperienza di almeno 5 anni d’insegnamento dell’italiano a stranieri in scuole di ogni ordine e grado o sei un’insegnante non laureato in scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado puoi accedere alla Certificazione Cedils.
La Certificazione Cedils è la certificazione dell’Università per stranieri Cafoscari di Venezia ed è una certificazione di secondo livello (riconosciuta dal Miur ed equiparata alle altre certificazioni di II livello Dils-PG II e Ditals II con il D.M. 92/2016).
Vogliamo precisare che le differenze tra le certificazioni non riguardano il valore del titolo ma altri aspetti come l’ente certificatore che lo rilascia e le condizioni stabilite per l’accesso all’esame, le date, le sedi, le modalità di svolgimento e la struttura degli esami stessi.
Se sei in possesso del solo diploma puoi accedere anche alla Certificazione Dils-pg, la certificazione erogata dall’Università per stranieri di Perugia. Per la Dils-pg 1 (la certificazione di primo livello) però è richiesta anche un’esperienza di insegnamento dell’italiano a stranieri o di altra lingua di almeno di 700 ore. Per la Dils-pg 2 sono richieste 1500 ore di esperienza .
Sei in possesso di un diploma di scuola superiore ma non hai di esperienza d’insegnamento?
Molte scuole private o associazioni di volontariato dove s’insegna italiano a stranieri permettono di effettuare tirocini gratuiti o a pagamento.
Il TIROCINIO può essere anche pratico-osservativo, cioè il tirocinante può assistere a delle lezioni in classi d’italiano a stranieri o affiancare e coadiuvare l’insegnante nella progettazione dei materiali, della stessa lezione o delle attività da svolgere nella pratica didattica.
Presso la nostra scuola diamo la possibilità di effettuare un tirocinio pratico-formativo gratuito a tutti coloro che fanno un corso completo di didattica dell’italiano a stranieri in classe o online o un corso online o in presenza di preparazione all’esame Cedils, all’esame Dils-pg o all’esame Ditals.
Sei in possesso di una laurea triennale, magistrale, specialistica o quadriennale del vecchio ordinamento e non hai esperienza d’insegnamento?
Allora hai tutti i requisiti per accedere alla Certificazione Cedils. Puoi prepararti per l’esame Cedils autonomamente studiando tutti i testi previsti nella Bibliografia o se vuoi essere seguito da un docente che guidi la tua formazione con delle esercitazioni pratiche, con dei test tratti dalle prove d’esame puoi scegliere un corso di didattica dell’italiano a stranieri in classe o un corso on-line.
La laurea generica ti da la possibilità di accedere anche alla Certificazione Dils-pg 1 (la certificazione di primo livello dell’Università di Perugia). Se devi scegliere tra le due a questo punto ci sentiamo di consigliarti di prendere direttamente la Cedils che è una certificazione di secondo livello.
Hai una laurea considerata specifica (Laurea triennale in “Lingua e Cultura italiana”, “Insegnamento della Lingua e della Cultura Italiana a Stranieri”, “Lingua e cultura italiana in situazioni di contatto”)?
Con una laurea specifica puoi ottenere direttamente una certificazione di secondo livello. Puoi iscriverti sia all’esame Cedils che all’esame Dils-pg 2.
In realtà nel panorama delle Certificazioni che attestano la competenza didattica dell’italiano a stranieri è presente un’altra certificazione, la Ditals dell’Università per stranieri di Siena. Per i requisiti di accesso un po’ troppo complessi rimandiamo direttamente al sito dell’università. In questo articolo si è preferito mettere l’accento sui percorsi più accessibili e meno complicati per accedere alla professione d’insegnante a stranieri.
Durata e costi del percorso formativo delle Certificazioni
Se decidi di intraprendere l’iter formativo delle Certificazioni la durata del percorso di studi + esame non dura più di 2 mesi. Il costo dell’esame dipende molto dall’ente certificatore e dalla sede dove si sceglie di effettuarlo ma non supera di 200/250 euro.
I Master in didattica dell’italiano a stranieri
Un’altra possibilità per acquisire formazione e competenze nel campo dell’italiano a stranieri è il Master.
Alcune università offrono master della durata di un anno. Le università che offrono tali master sono, ad esempio, la Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Perugia e Siena, l’Università Cattolica di Milano, le università di Roma, Macerata, Verona e Torino.
La nostra scuola ospita ogni anno i tirocinanti del Master dell’Università Ca Foscari di Venezia e possiamo affermare che i contenuti di studio del master sono uguali a quelli della certificazione e l’esame finale è lo stesso.
Una differenza sostanziale tra il Master e le Certificazioni è sicuramente il prezzo. I prezzi dei Master variano dai 2500 ai 3000 euro a cui si deve aggiungere il denaro per gli spostamenti ove siano previste attività in presenza, a fronte del costo medio di 600/700 euro della Certificazione.
A differenza delle Certificazioni i Master riconoscono 3 punti nelle graduatorie di istituto. In vista però di un concorso a cattedra il Master riconosce solo 0,5 punti a fronte del punteggio più alto, 1,5 punti, riconosciuto dalle certificazioni di secondo livello (Cedils, Dils-pg 2 e Ditals 2). Ma questo interessa solo a chi voglia rimanere nell’ambito della scuola pubblica.
L’insegnante di qualità di Lingua italiana per stranieri: quali competenze sono richieste dalle certificazioni e sul campo
Quali sono quindi le competenze richieste ad un insegnante di lingue e nello specifico per insegnare italiano a stranieri?
Navigando su internet si può vedere che numerosissime sono le realtà e le situazioni in cui viene effettuato l’insegnamento dell’italiano all’estero e qui in Italia e che si trova ad affrontare un insegnante, congiuntamente alle diverse origini, bisogni e motivazioni degli studenti.
Pertanto un qualunque modello di insegnante di lingua italiana di qualità deve essere fortemente dinamico, adattabile alle personalità e al contesto in cui viene applicato.
L’impegno della nostra scuola, in questi 20 anni di formazione ai docenti d’italiano a stranieri, è stato proprio nella direzione di cercare di formare un insegnante di lingua italiana di qualità.
Che caratteristiche deve avere un insegnante di qualità?
- deve conoscere l’oggetto, cioè la lingua e la cultura italiana. Non solamente intesa come conoscenza della lingua, ma “sulla lingua”, sul suo funzionamento e sui suoi meccanismi. Per affermare con sempre più forza che non basta sapere una lingua per poterla insegnare.
- competenze didattiche, cioè la padronanza di un repertorio di strategie e tecniche e la capacità di applicarle.
La glottodidattica e le scienze di cui è integrazione (dell’educazione, della comunicazione, psicologiche) forniscono approcci e metodi affinchè l’insegnante d’italiano possa padroneggiare diversi modelli di insegnamento e di apprendimento. Le situazioni in cui si trova ad operare un insegnante di lingua italiana sono le più diverse e anche in una stessa giornata si trova ad affrontare corsi a vari livelli e con varie tipologie di allievi con bisogni e motivazioni diversi, dai bambini agli adulti, agli anziani.
L’insegnante dovrà quindi essere in grado di saper valutare e riconoscere gli stili e le strategie di apprendimento degli studenti; dovrà cercare di presentare materiali e argomenti in situazioni quanto più possibile reali, motivando l’allievo con attività interessanti e coinvolgenti.
Tra le competenze didattiche, diventa fondamentale poi saper gestire i gruppi e la classe. Gli insegnanti di lingua italiana si sono resi conto che bisogna scendere dalla cattedra e gestire la classe in un’ottica cooperativa e collaborativa, integrando anche le nuove tecnologie;
- saper progettare attività didattiche valide e pertinenti. Non sempre il libro di testo adottato si confà alle esigenze di una classe. A volte, anzi direi molto spesso vi è l’esigenza di progettare delle attività ad hoc per quel tipo di pubblico con bisogni (e caratteristiche uniche) che non verrebbero soddisfatti da nessun manuale in commercio. Negli esami di Certificazione (Cedils, Dils-pg e Ditals) c’è una sezione apposita dove i candidati devono dimostrare tali competenze di progettazione di una lezione.
- avere capacità critica riguardo ai materiali didattici che vengono utilizzati in classe, saggiarne la bontà e l’efficacia per quel tipo di pubblico preciso con cui si trovano ad operare. Tutti gli esami di certificazione hanno una sezione dedicata a verificare tale competenza.
- capacità di riflessione e di autocritica, vista come carattere distintivo della professionalità dell’insegnante. Questa capacità deve essere intesa come il cercare continuamente di mettersi in discussione, utilizzando in modo adeguato gli strumenti messi a disposizione.
- essenziale, poi è il rapporto umano con lo studente, diretto ad incidere positivamente sulla motivazione e soprattutto a mantenerla ad un alto livello.
- competenze gestionali, dato che gli insegnanti ormai assumono varie responsabilità del genere dentro e fuori l’aula. Per gli insegnanti di lingua italiana questo aspetto organizzativo e gestionale riveste una importanza particolare, in quanto nelle diverse realtà in cui si trovano ad operare essi non sono solamente insegnanti di lingua e cultura, ma piuttosto promotori del “sistema Italia”.
Per insegnare italiano a stranieri fondamentale è a questo punto una formazione glottodidattica in italiano L2/LS, sia che tu voglia insegnare italiano all’estero o che tu voglia rimanere qui in Italia. In nessun lavoro ci si improvvisa, tantomeno in questo in cui si ha a che fare con la complessità psicologica di un pubblico eterogeneo e sempre più esigente.
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