Perché fare un corso di cultura italiana
Il corso di cultura italiana è aperto a tutti, sia a stranieri (di livello B2, C1 e C2) che a italiani. Possono partecipare al corso anche insegnanti d’italiano all’estero che vogliano approfondire aspetti culturali dell’Italia.
Fare questo corso significa arricchirsi di nuovi strumenti di crescita umana e psicologica, culturali, professionali e linguistici.
Durante il corso di cultura italiana verranno analizzati vari argomenti interessanti del panorama culturale italiano: l’arte, il cinema, la letteratura, la gastronomia (la cucina, l’olio, il vino), la musica. Verranno analizzati aspetti interessanti della mentalità e della società italiana con profondità di analisi antropologica e sociologica.
Tipologia di didattica usata nel corso di cultura italiana:
E’ una “didattica collaborativa” dove ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e dare il proprio contributo sull’argomento.
Gli studenti verranno continuamente stimolati e incoraggiati dall’insegnante attraverso domande e attività a ricostruire e costruire insieme i contenuti di studio. Non viene impiegata la tipologia della “lezione conferenza” in cui è solo l’insegnante che fa la lezione e gli studenti ascoltano. Il metodo è molto comunicativo, in questo modo gli studenti sono spronati ad usare moltissimo la lingua italiana.
Con il corso di cultura italiana si fa insomma molta conversazione!
Tipologia delle lezioni:
Nel corso di cultura italiana le lezioni possono essere di gruppo o individuali, sono organizzate a seconda dei bisogni e degli interessi degli studenti. Gli insegnanti sono aperti a qualsiasi tipo di suggerimento su approfondimenti vari di altri argomenti culturali di interesse per gli studenti.
Esempio di programma del corso di cultura italiana (modificabile su proposta degli studenti):
Società, cultura e storia
- Approfondimento di aspetti economici, culturali e di mentalità (differenze tra Italia del Sud e del Nord);
- Approfondimento di aspetti storici particolari dell’Italia;
- Approfondimento di aspetti di “antropologia” e di sociologia dell’Italia contemporanea attraverso la figura della “donna/mamma/dea-madre”, filo conduttore e fenomeno sociologico complesso che sottende ad altri aspetti come la Mafia, disoccupazione e il Palio di Siena, ecc…;
- La Mafia e la mentalità mafiosa: analisi sociologica e antropologica
Letteratura e cinema
- Letteratura italiana moderna e contemporanea: analisi stilistica e semiotica delle opere di alcuni autori più significativi con comparazioni con il cinema italiano.
- Analisi comparativa dei maggiori film del cinema italiano.
Gastronomia italiana
- La gastronomia italiana regione per regione come mezzo per capire le differenze culturali del mosaico Italia.
Folklore e tradizioni
- Viaggio nel folklore italiano: dal Carnevale, al Palio di Siena, al Tarantismo: analisi antropologica di queste tre tipologie;
- Capire il Sud attraverso la musica: viaggio antropologico nelle musiche popolari del Sud Italia (dalla Tammurriata della Campania alle altre forme di tarantelle del Sud Italia come la Pizzica). I simboli ancestrali della musica. Dimostrazione pratica di come si danza la pizzica e come si suona il tamburello.
Storia dell’arte
- Analisi di alcuni temi di storia dell’arte legati al territorio: il Medioevo e il mosaico di Otranto; l’Umanesimo e il monastero di Casole; l’arte nel Rinascimento; Il Barocco leccese e la concezione barocca della vita.
- Antropologia sociale attraverso l’arte: analisi di alcuni monumenti significativi come Castel del Monte (Puglia, patrimonio UNESCO) e il Mosaico di Otranto.
Analisi di altri temi di attualità e cultura italiana su proposta dei corsisti.
Corsi specifici di cultura italiana
- Corso di letteratura italiana
- Corso sul cinema italiano
- Corso di storia dell’arte italiana
- Corso di cucina e gastronomia italiana
- Corso sui vini italiani
- Corso sulla canzone italiana
Date di inizio: ogni due settimane
Durata: 1 o più settimane
Ore di corso: 20 ore settimanali
Date e Prezzi
“Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari.”
Maria Montessori